Terremoti: la normativa è tutta da rivedere seguendo un metodo assai diverso
Gli uomini hanno la memoria corta. Le generazioni ancora di più. È abbastanza comprensibile, se si considera che, psicologicamente, si ha l’impressione di vivere momenti storici sempre completamente diversi, anche rispetto a un passato non lontano, e che la grandezza temporale della durata di una generazione sulla faccia della terra è semplicemente trascurabile in confronto agli intervalli che intercorrono (con eccezione di alcuni luoghi e alcuni periodi) tra i fenomeni geologici. Associando a questi fattori psicologici il fatalismo latino, e la scarsa attenzione che troppo spesso molte istituzioni nostrane hanno per la scienza, e mettendoli a confronto con i ritmi metabolici delle viscere della terra, si vedrà che le “Cassandre” che tentano di portare all’attenzione il rischio terremoti, continuano, e (probabilmente) continueranno a non avere adeguato ascolto. Infatti, così è successo di recente per quanto riguarda la pianura padana, luogo in cui le credenze popolari, con il sostegno di ben poco attendibile stampa generalista, contribuirono [...]