architettura e arte

E’ AL POLO UNIVERSITARIO DI MESTRE IL LABORATORIO CHE PRESERVA IL PATRIMONIO ARTISTICO E ARCHITETTONICO DI VENEZIA

Che facoltà scegliere per essere sicuri che, conseguita la laurea, si andrà a svolgere una professione bella (per non dire entusiasmante), e oggi più che mai necessaria e richiesta? Il Corso di Laurea Magistrale in Conservation Science and Technology for Cultural Heritage dell’Università di Venezia (mediante il quale si diventa Scienziati conservatori) può essere la risposta illuminante a tale dilemma. Immagine di apertura: un dipinto veneziano del ‘500 notevolmente deteriorato a disposizione dei ricercatori del laboratorio per essere analizzato Basti pensare che all’estero ogni museo dispone in organico di tale figura scientifica, e, paradossalmente, in Italia non è così. Quindi, nel nostro paese, la richiesta di scienziati conservatori, dato l’immenso patrimonio artistico da custodire, preservare, curare, potrebbe essere altissima. Altro paradosso consiste nel fatto che nell’immaginario collettivo la figura del conservatore di opere d’arte è ben poco conosciuta, e, quando lo è, non si sa bene che ruolo abbia, nonché viene spesso confusa con la [...]

Se il chiaro-scuro, fondamentalmente, è pittura, il di-segno è trasparenza della mente*

“Certamente, nel disegno anatomico, il vero è presente come base di partenza, ma il modo di avvicinarsi alla forma deve essere sempre un intervento di tipo ricostruttivo di una unità, al fine di salvaguardare il rapporto di relazione delle le parti nel tutto…, la tradizione vuole invece che si disegni dal vero procedendo per parti, ovvero copiando ogni elemento in maniera statica, senza che ogni parte del disegno possa essere interpretata nel complesso di un pensiero organizzativo comune a tutte le forme”: con queste parole che annunciano la sua impostazione artistica decisamente rivoluzionaria, il professor Mauro Zocchetta, docente di Anatomia artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, accoglie Scienzaveneto, nell’aula in cui i suoi discepoli sono intenti al disegno sotto la sua diretta supervisione. Così come in medicina ci sono voluti molti anni perché qualcuno iniziasse a tentare di superare l’impostazione meccanicistica e riduzionista, proponendo una interpretazione olistica del corpo umano, anche nel disegno [...]

Egisto Lancerotto: in omaggio alle colleghe artiste

A Egisto Lancerotto, va riconosciuto il merito di aver sdoganato le colleghe artiste, documentando e istituzionalizzando al tempo stesso con le sue opere, il loro ingresso in scuole d’arte e in accademie dove potessero imparare un mestiere spendibile in una società completamente trasformata dalla recente Rivoluzione industriale. Le tele dedicate al tema della pittura femminile testimoniano, infatti, come all’epoca, fosse in atto un cambiamento significativo nel rapporto delle donne con l’arte. Arte come mestiere. La scena che presenta la Scuola di pittura 1 è, senza ombra di dubbio, un ambiente di formazione. <<Vi sono dipinte da quindici a venti signorine tutte davanti al cavalletto a copiare un bel tipo di chioggiotto che sta nel mezzo di una stramberia bene riuscita che deve piacere>> [1]. Grazie alle ampie finestre sulla destra, i raggi del sole penetrano senza abbagliare. A giudicare dall’abbigliamento delle allieve, potrebbe essere una giornata di primavera. Sono tutte di spalle e di tre [...]

ESISTENZE ALTERNATIVE

Si può tranquillamente affermare che mai una mostra sia stata allestita in un contesto più adeguato. Lo garantisce il tanto celebrato gatto di Schrödinger (molto esperto del concept dell’esposizione in oggetto, poiché egli sa essere nello stesso istante sia vivo sia morto). Infatti potete andarlo a trovare, e lui vi spiegherà, che, così come ha magistralmente dimostrato nel 1998 Peter Howitt col suo geniale film Sliding doors, l’ambiente subway ha parecchio in comune con la fisica quantistica. Non solo per essere situato underground come l’Lhc del Cern di Ginevra, o i laboratori del Gran Sasso, dove si studiano i neutrini, ma per mostrare come il destino umano sia terribilmente angosciante, proprio per non poter risolvere l’imperativo mentale dell’immortalità, dell’ubiquitarietà, della contemporarietà, dell’identità della psiche… così come la mente umana è disarmata di fronte ai fenomeni della relatività e della fisica quantistica. L’angoscia del destino è tutta occidentale. Nata nella cultura dell’Antica Grecia, secondo la quale [...]

A “passeggio” tra gli Apostoli del Cenacolo

(Clementina Pizza e rp) – L’esperienza artistica dell’autore dell’opera, ma (pur sotto un profilo diverso) anche quella dello spettatore partecipe della medesima, avviene in uno spazio cognitivo attanziale. Ovvero l’opera d’arte nasce, ed è interpretata, sulla traccia di eventi mediati dal cervello, costituiti da interazioni ambientali, che sono sempre sia interne sia esterne al corpo, le quali sono generative delle azioni, a prescindere dall’apparenza momentanea (nel sogno sembra che le interazioni oniriche siano solo interiori). Il cervello è dunque solo parzialmente “creativo”, ma anche tale espressione non è corretta, se per cervello si intende un distretto anatomico e non la sineddoche che intende solo ed esclusivamente gli algoritmi seguiti daii processi sinaptici, ovvero le proprietà di quel software, di cui i neuroni non sono che il supporto hardware, che ne consente l’esecuzione. Il mondo contemporaneo è costellato da un numero crescente di iniziative caratterizzate dalla collaborazione tra artisti e scienziati. Grande risonanza è stata data [...]

Arte e Sapori: “supersimmetria” sensoriale per l’equilibrio olistico

Dopo che Copernico descrisse la posizione dinamica dell’uomo nel sistema solare, Cartesio tentò di conciliare il pensiero umano con il suo stesso universo corporeo mediante un famoso stratagemma razionale. Oggi, a quattro secoli di distanza, è l’universo sensoriale, inquisito dalla moderna ricerca scientifica, che si dimostra il più idoneo a spiegare gli intimi rapporti tra corpo e mente. Il gusto e la vista sono i due canali sensoriali più importanti per la conservazione dell’esistenza. Dotati di facoltà fisiche sorprendentemente diverse (il primo assaggia la materia – energia elettrochimica – per predire i nutrienti; la seconda raccoglie la luce – energia quantistica – e astrae contorni dalle forme degli oggetti, per informare sull’ambiente, consentire la formulazione di modelli, strategie, ideali), sollecitano facoltà mentali che possono interagire tra loro, orientando il comportamento. Una sorta di “supersimmetria” tra vie sensoriali solo apparentemente antitetiche, che biochimica e fisica della mente rendono coerenti, per un risultato proficuo quanto sublime, quando [...]